Il mercato immobiliare frena in tutto il mondo, dalla Gran Bretagna, alla Cina, all’Australia. La sua crescita è ai minimi dalla crisi finanziaria del 2008. Lo rivela il Wall Street Journal, il quale cita i dati della Fed di Dallas secondo cui nel terzo trimestre del 2029 in 23 Paesi il mercato immobiliare è cresciuto solo dell’1,8%, contro un picco del 2016 del 4,3%.

Inoltre il Wsj cita anche un’analisi di Oxford Economics, secondo cui gli investimenti immobiliari in 18 grandi economie sono scesi per 4 trimestri consecutivi su base annuale, toccando il minimo dal 2008-09.

Secondo il Wsj il rallentamento globale degli ultimi 2 anni, legato alla Brexit, alla guerra dei dazi e alle proteste a Hong Kong, sta scoraggiando gli acquisti e in particolare quelli immobiliari all’estero e questa incertezza continua a pesare.

E’ un trend “importante perchè il mercato immobiliare è un grande mercato di attività che ha un impatto potenziale molto forte sulla spesa dei consumatori”, afferma al Wsj Adam Slater, economista di Oxford Economics, il quale rileva che quello immobiliare “è un settore importante, che quando è in espansione tende a fare boom e quando si sgonfia, si sgonfia”.

Fonte: Monitorimmobiliare.it