Il progetto Rechain nasce dalla partnership tra Osservatorio T6 e Associazione Italiana Blockchain, ed è pansato soprattutto per gli asset interessati da esecuzioni giudiziarie
ostituire grazie alla blockchain un database degli asset immobiliari venduti che sia in grado di tracciare le vicende giuridiche, finanziarie e urbanistiche degli immobili, in particolare di quelli interessati da vicende giudiziarie. E’ l’obiettivo di Rechain, il progetto nato dalla collaborazione tra l’Osservatorio T6, associazione di studio sulle esecuzioni italiane, e l’Associazione Blockchain Italia. L’iniziativa è stata presentata durante il dibattito online “Tra proptech e legaltech: la blockchain al servizio del mondo immobiliare”, primo di una serie di 4 incontri nella cornice del convegno “Evoluzioni”.
L’Osservatorio T6 e l’Associazione Blockchain Italia infatti hanno promosso un tavolo congiunto sullo studio e l’applicazione della blockchain nel mondo immobiliare, costituito nel giugno 2019. Rechain, nato con il contributo di tutti i componenti della filiera, è un vero e proprio database del venduto, che consente di delineare la “storia” de gli immobili.
“Abbiamo lavorato per un anno, evitando ogni sensazionalismo – spiega Stefano Scopigli, presidente dell’Osservatorio T6 – il progetto che presentiamo, e sul quale continueremo a lavorare, propone un sistema di gestione basato su sistemi di blockchain, in grado di ottimizzare le procedure esecutive. Questa tecnologia, più volte paragonata a Internet, potrebbe davvero rivoluzionare il nostro settore, che da sempre chiede più trasparenza, informazione e affidabilità”.
“E’ questa eguaglianza di ruoli il vero punto di forza della tecnologia blockchain – sottolinea Francesco Rampone, presidente dell’Associazione Italiana Blockchain, riferendosi al fatto che la blockchain è un registro digitalizzato e permanente, che consente la gestione di informazioni e dati senza l’obbligo di un’autorità centrale che sovrintenda all’intero processo – Tutto è basato sulla convenienza che hanno i players a mettere insieme informazioni. Questo approccio concreto è anche alla base di Rechain”.
Il lavoro del tavolo congiunto, si legge in una nota – ha riguardato tutti gli snodi della gestione di asset immobiliari: modulo abitativo, garanzia reale, investimento sottostante di prodotti finanziari, oggetto di procedimenti di esecuzione. Lo studio si è concentrato in particolare sul “punto di ingresso”, vale a dire il segmento della filiera immobiliare che adotta la procedura blockchain, per poi fungere da catalizzatore rispetto a tutti gli altri. In questa attività è stato essenziale il carattere aperto del progetto, che ha visto collaborare i diversi componenti del mondo immobiliare, dal notaio al visurista, dal gestore immobiliare all’avvocato.