Nonostante la il lockdown e l’emergenza Covid, gli italiani continuano a guardare al mattone come investimento sicuro e redditizio. Il settore sta vivendo un rilancio importante che gli ha permesso di uscire dalla crisi vissuta negli anni scorsi. Gli immobili vengono presi in considerazione anche come asset per diversificare il proprio portafogli. Negli ultimi cinque anni, infatti, la componente di acquisto per investimento ha compiuto un notevole balzo in avanti, passando dal 18,5% al 25%. Lo ha registrato un’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.

Chi ha un po’ di liquidità sul conto corrente pensa insomma a comprare case da mettere a reddito. Il rendimento medio annuo lordo attira infatti gli interessi dei possibili acquirenti, contando che per un bilocale viene stimato in media attorno al 5%. L’esplosione degli affitti brevi inoltre ha dirottato tanti investitori su questo segmento e naturalmente la tendenza è stata maggiore nelle città ad alta attrattività turistica. Bisogna dire però che questo settore è stato quello maggiormente messo in crisi dall’arrivo dell’epidemia e del lockdown. In questo periodo si sta cercando di capire come muoversi e cosa fare, soprattutto in quelle località in cui le offerte per affitti brevi erano così tante da aver saturato il mercato.

Un problema che invece non sembra porsi riguarda le locazioni residenziali. Lavoratori e studenti fuori sede infatti sono ancora obbligati a spostarsi e di conseguenza cercano stanze o appartamenti da prendere in affitto. L’Ufficio studi di Tecnocasa ha registrato come le zone centrali abbiano aumentato il loro valore e in città come Firenze e Milano lo hanno addirittura raddoppiato rispetto al 1998.