Crescono gli immobili in vendita all’asta. Acquistarli può essere un affare, a patto di sapersi muovere correttamente tra le procedure

Il dato è purtroppo in crescita. Secondo un recente studio di Sogeea in Italia oggi ci sono quasi 24mila immobili in vendita all’asta (pari a un +25% sull’anno precedente). Per chi le acquista, una tipologia di acquisto che può far risparmiare oltre il 30% sul prezzo medio di mercato. Ma può anche riservare “tranelli”. Immobiliare.it ha messo in fila un vademecum di 7 punti da seguire per un approccio “corretto” all’acquisto.

Confrontare sempre i prezzi
Innanzitutto, leggere con attenzione tutti i dettagli dell’annuncio, visionare le foto e fare più confronti possibili con altri immobili di pari caratteristiche e nella stessa zona, ma in vendita sul libero mercato. Il primo passo è sempre quello di confrontare il prezzo con quello degli annunci tradizionali. Servirà per rendersi conto dell’entità del risparmio che, in alcuni casi – secondo gli operatori – può superare il 40 per cento.

Da soli o con un consulente?
Tutti possono partecipare alle aste immobiliari in modo autonomo, ma bisogna mettere in conto un importante impegno tra pratiche e burocrazia da seguire. Non servono particolari competenze o requisiti ma per le aste telematiche, ad esempio, è essenziale avere un indirizzo Pec per partecipare. In alternativa, è possibile rivolgersi a un consulente.

Reperire tutta la documentazione
Negli annunci all’asta la documentazione è solitamente molto completa, soprattutto grazie alla presenza della perizia, che contiene una minuziosa valutazione dell’immobile e di tutte le sue caratteristiche. Si potranno, quindi, consultare la planimetria, visionare i dati catastali, constatare le condizioni di fatto e lo stato di manutenzione, verificare che non ci siano iscrizioni pregiudizievoli, abusi edilizi o debiti verso il condominio.

Chiedere il mutuo
Anche per un acquisto all’asta è possibile richiedere un mutuo. In questo caso la banca produce una pre-delibera sulla cifra massima che è disposta a finanziare, che può arrivare a coprire anche il 100% del prezzo di aggiudicazione. Questo garantisce di arrivare all’asta con la garanzia di poter sostenere la spesa.

Formulare un’offerta
Per farlo è necessario compilare un apposito modulo che ogni tribunale mette a disposizione. Questo serve a identificare sia l’offerente sia il lotto che si vorrebbe acquistare. Per partecipare è indispensabile allegare al modulo un assegno circolare pari al 10% del valore della propria offerta. Questa cifra può essere inclusa successivamente nella somma totale che la banca finanzierà in caso di successo.

Partecipare all’asta
Per le aste tradizionali tutti i soggetti che hanno avanzato un’offerta devono presentarsi personalmente nel giorno prestabilito per l’aggiudicazione. Ma con speciale procura notarile si può delegare un altro soggetto.

Aggiudicarsi l’immobile
Entro i termini stabiliti dal tribunale bisogna versare la somma offerta e poi si procederà con l’atto di trasferimento di proprietà dell’immobile. Nel caso in cui questo sia ancora occupato, si produrrà contestualmente l’atto di sgombero.

«Le case all’asta sono un segmento residuale e non sono sempre un affare» ha ammonito Mario Bregia, presidente di Scenari Immobiliari. Che ha aggiunto: «Molte sono sul mercato ma no si vendono, perchè sono degradate o in una brutta situazione. Bisogna essere molto ben informati e certi che siano libere. Il fatto che il prezzo medio si aggiri attorno ai 146mila euro indica che, per lo più, non sono oggetti di pregio. Per quelle che invece sono tali, il prezzo base può essere allettante, ma i rialzi possono portare a una vendita molto vicina, se non allineata, ai prezzi di mercato».

Fonte: “ilsole24ore.com”