Al via la collaborazione con Investitalia, primo appuntamento il 22 aprile a Torino, in catalogo immobili di pregio, case al mare e occasioni

Per l’Italia si tratta di una novità: la vendita di immobili in aste private. Ad aprire il settore immobiliare ad una nuova formula di compravendita è la Casa d’Aste Bolaffi – 130 anni di storia nel settore delle aste provate per antiquariato, monete antiche, gioielli – con un partner tecnico come la torinese Investitalia. Il debutto è in calendario il 22 aprile prossimo, per ora si sta lavorando al catalogo che avrà tra i dieci e i venti lotti e spazierà da immobili di pregio a case al mare fino a occasioni per investimenti.

Dalla partnership tra Bolaffi e Investitalia – società di intermediazione immobiliare radicata a Torino con una trentina di addetti – è nata una newco al 55% di proprietà del Gruppo Bolaffi, che gestirà il nuovo ramo di attività, a cominciare dalla fase di selezione degli immobili. Per Bolaffi, spiega l’ad Filippo Bolaffi, «si tratta di un nuovo progetti comunque sinergico rispetto a quanto facciamo. Abbiamo intercettato una nuova esigenza di mercato da parte di clienti che mettono in vendita arredi o preziosi e ci chiedevano di occuparci anche di immobili. Siamo partiti da qui e dopo un anno di lavoro e con il partner giusto abbiamo deciso di aprire ad un nuovo business».

Vista dal punto di vista dell’operatore immobiliare, come racconta Giovanni Judica Cordiglia, ad di Investitalia, «l’asta privata rappresenta una offerta di mercato nuova, alternativa rispetto a quella tradizionale che prende le mosse dalla trattativa con un solo compratore. In questo caso invece, la possibilità di proporre un immobile a diversi potenziali compratori in fase di asta garantisce la possibilità di valorizzare gli immobili ad un prezzo di mercato giusto».

Il prezzo, in questo caso, lo fa il mercato in fase di trattativa pubblica mentre nelle trattative tradizionali si parte da una valutazione che di solito non viene superata e che può contare sulle singole offerte di potenziali compratori, offerte che il più delle volte restano sotto la soglia.

Un esperimento, dunque, che ha precedenti soltanto sul mercato anglosassone – Gran Bretagna e Stati uniti – e che non a caso arriva in una fase in cui il numero di compravendite sale, in media del 4-5% all’anno, in una città come Torino dove i prezzi stentano a salire ma che registra, soprattutto nel settore commerciale, importanti segnali di interesse da parte dei grandi fondi.

La prima asta di immobili curata da Bolaffi partirà per ogni lotto da una base d’asta, definita sulla base di una valutazione del bene, pubblica, e prevederà un prezzo «di riserva», che resterà invece riservato, sotto il quale non scendere. Per partecipare sarà necessario registrarsi, inoltre potranno entrare in gara anche privati interessati ad acquistare grazie ad un mutuo, attraverso una convenzione, in fase di definizione, con un istituto di credito.

I potenziali compratori – che dovranno superare il “vaglio” sulla affidabilità finanziario da parte del Gruppo Bolaffi – avranno un dossier completo sull’immobile, potranno visionarlo e se riusciranno ad aggiudicarselo si potrà contestualmente stipulare un preliminare di vendita davanti ad un notaio. In parallelo alle aste per immobili, Bolaffi e Investitalia stanno lavorando alla creazione di un “Premium network” per chi, venditori o acquirenti, cerca massima riservatezza e può contare su una grande disponibilità economica. In questo caso viene assicurata una intermediazione riservata.

Fonte: ilsole24ore.com