Banco BPM ha supportato SAIB Spa,  una delle principali imprese italiane produttrici di pannello truciolare grezzo e nobilitato, con un finanziamento di 12 milioni di euro della durata di 8 anni, garantito per il 70% dalla garanzia Green di SACE, nell’ambito dell’attività di supporto della banca allo sviluppo di tematiche connesse all’economia circolare. Nell’operazione, Banco BPM è stata assistita da Dentons.
Il finanziamento verrà impiegato dall’azienda piacentina per incrementare la propria capacità produttiva attraverso l’installazione di un nuovo impianto di essiccazione che servirà anche a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti grazie a un elettrofiltro ad umido progettato per il trattamento dei fumi derivanti dal processo di essiccazione del legno post-consumo dotato di un sistema denominato top scrubber e di un sistema di monitoraggio in continuo, in grado di restituire un quadro istantaneo dell’efficienza dell’’impianto in termini di abbattimento degli inquinanti.
Sergio Doriguzzi, amministratore delegato di SAIB: “Spinti dalla continua ricerca del miglioramento delle prestazioni produttive e dalla salvaguardia ambientale, SAIB ha intrapreso questo ambizioso progetto di innovazione e sviluppo degli impianti di produzione per un investimento totale di 20 milioni di euro con l’obiettivo congiunto di aumentare la produzione e diminuire al contempo le emissioni in atmosfera. Siamo orgogliosi di anticiparvi che la messa in funzione del nuovo impianto di filtraggio dei fumi di essiccazione, a completamento del virtuoso percorso di investimenti nell’abbattimento delle emissioni, porta SAIB ad essere uno degli stabilimenti di truciolare con il minor impatto ambientale in Europa”.
Luca Mazzini, responsabile Mercato Corporate Centro Nord di Banco BPM: “Siamo orgogliosi di supportare una realtà come SAIB, un’eccellenza italiana e internazionale dell’economia circolare che è da sempre all’avanguardia sul fronte dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità. Questa operazione risponde appieno alla nostra logica di sostegno alle imprese sui nostri territori e al crescente impegno in favore di progetti distintivi, votati allo sviluppo sostenibile e ambientale del Paese”.

Saib Spa, esempio di economia circolare

Con una storia di 60 anni incentrata sulla ricerca e sull’innovazione, Saib è stata una delle prime aziende in Italia e nel mondo a utilizzare come materia prima esclusivamente i rifiuti di legno post-consumo, diventando così un efficiente esempio di economia circolare. L’azienda ogni giorno recupera e trasforma 150 camion di legno provenienti dalla raccolta differenziata in pannelli per la produzione di armadi, letti, cucine e arredi in generale. Oltre il 99% del legno ritirato in Saib viene avviato ad un processo di recupero. Solo una percentuale inferiore all’1% viene destinata allo smaltimento. Materiali come carta, plastica, alluminio, metalli ferrosi, inerti presenti nel legno conferito sono recuperati e destinati a nuova vita. Con l’avvio del nuovo impianto l’azienda stima di aumentare i volumi di recupero del legno da 490.000 ton di legno/anno a 780.000 ton di legno/anno. Utilizzare legno di recupero post-consumo contribuisce a ridurre notevolmente le emissioni di gas serra e consente a Saib di compensare la quantità di CO2 emessa dal processo di recupero stesso. L’utilizzo di legno di recupero in sostituzione del legno vergine comporta una minor emissione di gas serra pari a 120-180 kg CO2 eq/ton di legno riciclato cui si aggiunge il valore di CO2 assimilata dalla corrispondente quantità di legno vergine non tagliato.